Un’edizione di ben 29 CD, un progetto durato più di venti anni che si concretizza a ridosso delle imminenti celebrazioni tartiniane.
Ecco il link all’intervista con Federico Guglielmo.
E’ uscito per la Dynamic il cofanetto di 29 CD che l’ensemble L’Arte dell’Arco ha dedicato ai concerti tartiniani.
L’Arte dell’Arco – gruppo che prende il nome da uno dei brani didattici fondamentali per la tecnica del violino, composto da Tartini come variazioni su una gavotta di Corelli – ha portato avanti un lavoro di ricerca e ricostruzione più che ventennale dei 125 concerti del maestro piranese. L’idea del progetto si deve al violinista Giovanni Guglielmo, idea che ha incontrato l’entusiasmo di Pietro Mosetti Casaretto, fondatore della casa editrice Dynamic. Il prodotto finale è un cofanetto di 29 CD che è dedicato alla memoria di Mosetti Casaretto, scomparso nel 2012, e alla moglie Maria Luisa. A ridosso della pubblicazione del cofanetto è scomparso anche Giovanni Guglielmo. I tre nomi violinistici di punta che hanno seguito il monumentale progetto dall’inizio sono stati quelli del già citato Giovanni Guglielmo, del figlio Federico Guglielmo e di Carlo Lazari. Scorrendo l’agile libretto si scopre che le prime registrazioni risalgono al 1996 e sono curate da Pietro Mosetti Casaretto che nel 1997 lascia l’editing e la supervisione artistica a Fabio Framba.
Gli interpreti hanno affrontato numerosi problemi spinosi, anche considerando che la maggior parte delle opere tartiniane sono ancora manoscritte, sia autografe che copie, sparpagliate nelle biblioteche di mezzo mondo (Padova, Berlino, Dresda, Bruxelles, Vienna, Schwerin e Berkley). Se i manoscritti autografi sono spesso di difficile lettura, dovuta alla scrittura fitta e disordinata e alle frequenti correzioni e cancellature, si è dovuto sopperire alla mancanza di alcune parti con ricostruzioni moderne. Tutte queste difficoltà sono state risolte da Giovanni e Federico Guglielmo, da Carlo Lazari e da Nicola Reniero.