«La scorsa notte l’ho ascoltato di nuovo su Youtube. Ha tutto e anche di più». Queste sono le parole che dal luglio 2011 accompagnano il pianista Daniil Trifonov, classe 1991. A dirle non una persona qualunque ma una delle più grandi musiciste in assoluto, Martha Argerich, che essendo spesso nelle commissioni dei più importanti concorsi internazionali aveva già sentito il giovane russo. Daniil Trifonov (che è anche un giovane compositore) è un ragazzo che sembra appena appena uscito dall’adolescenza, viso angelico, pelle diafana, sguardo sfuggente da persona timida, ma nei suoi occhi si possono vedere guizzi diversi, quelli di una persona abituata a lavorare sodo. Abitudine che unita ad un talento fuori dal comune lo ha portato ad essere tra il 2010 e il 2011 tra i vincitori dei più prestigiosi concorsi internazionali (Medaglia di bronzo allo Chopin di Varsavia, Primo premio al Rubinstein di Tel Aviv, Medaglia d’oro e Grand prix al Čajkovskij di Mosca).
Poiché il suo primo incontro con i pianoforti Fazioli risale proprio a questi concorsi, nulla di strano che proprio lui abbia inaugurato la stagione concertistica della Fazioli Concert Hall di Sacile, stagione che prevede ancora dodici appuntamenti con nomi più o meno famosi del panorama concertistico internazionale e italiano. Dopo la prima ora di prevendita i biglietti per il concerto di Trifonov erano esauriti, richiamando spettatori da oltre i confini italiani, e una sala strapiena ha seguito con attenzione le esecuzioni che Trifonov ha proposto: gli Studi op. 25, la Ballata n. 4 di Chopin, delle trascrizioni di Liszt (da Schumann, Schubert, Paganini) per terminare con il Mephisto Walz n. 1. Un successo annunciato.