Per non dimenticare gli orrori dell’Olocausto ho deciso di pubblicare all’antivigilia del Giorno della Memoria, l’intervista che ho recentemente realizzato con il violista Stefano Zanobini, protagonista di un doppio CD, quarto della serie Musica & Regime della Novantiqua Records. Nel 2010 la label NovAntiqua Records ha iniziato a pubblicare un ciclo di CD, dedicati a musicisti che sono stati in un modo o nell’altro vittime del nazismo.
I compositori ‘degenerati’ potevano essere di origini ebraiche, ma anche compositori che non rientravano nei canoni stilistici del Reich. I compositori che Zanobini ha incluso nel suo doppio CD solistico sono Adolf Busch (1891-1952), Gunther Raphael (1903-1960), Paul Hindemith (1895-1963), Bela Bartok (1881-1945), Gideon Klein (1919-1945) e Sandor Vandor (1901-1945). Il violista Stefano Zanobini ha studiato con Piero e Antonello Farulli, Danilo Rossi e Hatto Beyerle. Si è perfezionato in Germania con Nobuko Imai alla Musikhochschule di Detmold e Hanns Kohlhase alla Musikhochschule di Norimberga. Oggi è Prima Viola dell’ORT Orchestra della Toscana, membro fondatore dell’ensemble barocco Alraune e preparatore di ÂME Amateur Music Ensemble presso la Scuola di Musica di Fiesole – Fondazione O.N.L.U.S..
Nell’intervista Zanobini racconta dei suoi studi e delle sue collaborazioni professionali, ma ci fa anche scoprire una parte di storia istriana: ci parla di Marcel Tyberg, musicista austriaco che fu attivo sino al 1943 ad Abbazia e dopo il passaggio alla Risiera di San Sabba di Trieste morì ad Auschwitz. Di Tyberg si stanno riscoprendo i numerosi brani che sono stati affidati – prima della deportazione – all’amico fiumano Milan Mihič (Mihich), il cui figlio – che studiò armonia con Tyberg si trasferì a Buffalo (USA).