Antonella Bini è una flautista italiana che da ben 20 anni si occupa di musica contemporanea. Il suo curriculum mostra chiaramente la sua poliedricità sia come ricercatrice delle dimensioni artistiche contemporanee sia come strumentista. La sue proposte interpretative, realizzate in Italia e all’estero, spaziano tra i diversi strumenti che compongono la famiglia dei flauti, dall’ottavino al flauto sopranino e al flauto contrabbasso.
Per il suo album d’esordio Illuminanz, che comprende sette compositori (Simone Fontanelli, Bernfried E.G.Pröve, Gerard Pape, Fausto Romitelli, Nicolas Bacri, Art-Olivier Simon e Marco Reghezza), la Bini ha scelto di utilizzare tre diversi strumenti: l’ottavino, il flauto in Do e il flauto basso, con cui dà vita agli otto brani, nati dall’immaginazione sonora dei compositori.
Nell’intervista la Bini ci racconta il suo album (che è reperibile sia in forma fisica come CD che in forma virtuale come album digitale), i suoi rapporti con i compositori che – ad eccezione di Gerard Pape che è del 1955 – sono tutti nati negli anni Sessanta del secolo scorso. L’album Illuminanz rappresenta un vero giro di orizzonte su quella che è l’attuale mondo del flauto contemporaneo in Europa.
Nel link qui sotto potete seguire l’intervista che ho realizzato con Antonella Bini in occasione della sua visita triestina.