Il brano “Arsi, piansi, cantai”, che è un hommage a Azio Corghi per i suoi 80 anni, è nato da una suggestione poetica, leggendo unapoesia di Gaspara Stampa. L’idea di fondo era quella di utilizzare alcune parole, tratte dai versi della poetessa e farle risuonare con la musica. La prima esecuzione si è avuta il 15 novembre 2017 alla Regia Accademia Filarmonica di Bologna nell’interpretazione del mezzosoprano Elisa Bonazzi, del violoncellista Sebastiano Severi e del pianista Stefano Malferrari.
Per ascoltare: Arsi, piansi, cantai
Qui il sonetto di Gaspara Stampa che ha dato l’inizio a tutto.
Gaspara Stampa
GIOCHI VERBALI SULLE PENE D’AMORE
Arsi, piansi, cantai; piango, ardo e canto;
piangerò, arderò, canterò sempre
(fin che Morte o Fortuna o tempo stempre
a l’ingegno, occhi e cor, stil, foco e pianto)
la bellezza, il valor e ‘l senno a canto
che ‘n vaghe, sagge ed onorate tempre
Amor, natura e studio par che tempre
nel volto, petto e cor del lume santo;
che, quando viene, e quando parte il sole,
la notte e ‘l giorno ognor, la state e ‘l verno,
tenebre e luce darmi e tormi suole,
tanto con l’occhio fuor, con l’occhio interno,
agli atti suoi, ai modi, a le parole,
splendor, dolcezza e grazia ivi discerno.