Nell’agosto 1906 dopo le nozze con Hana Keber a Kamnik – dove entrambi appartenevano alla jeunesse dorée – Emil Adamič ha deciso assieme alla giovane moglie di andare in viaggio di nozze passando per Trieste. Qui ebbe l’occasione di essere ospite dell’associazione Zarja di Roiano che lo accolse con un grande banchetto con canti e fiori.
Probabilmente fu proprio questa calda accoglienza che diede ad Adamič l’idea di chiedere il trasferimento lavorativo a Trieste che all’epoca apparteneva allo stesso stato di Kamnik. Nel settembre 1909 Adamič iniziò ad insegnare alla scuola SS. Cirillo e Metodio e anche alla Glasbena matica.
Dal 1909 al 1914, quando venne reclutato per l’esercito austroungarico, Adamič è stato uno degli importanti motori della vita culturale e musicale slovena a Trieste.
Accanto all’insegnamento – con cui manteneva sé e la famiglia – Adamič dirigeva diversi cori, di tanti in tanto dirigeva l’orchestra che accompagnava i balli durante le diverse manifestazioni e scriveva resoconti e critiche dei concerti a Trieste e dintorni per l’Edinost, per i Novi akordi ed altri giornali di Lubiana.
Nel frattempo ha anche continuato ad approfondire il suo sapere compositivo, iscrivendosi nella classe di Antonio Zampieri al Conservatorio G. Tartini di Trieste che all’epoca vedeva come suoi allievi anche altri compositori e direttori sloveni, come ad esempio Mirko Polič, Srečko Kumar, Vasilij Mirk.
Di questo vivace periodo al Conservatorio giuliano è rimasto il suo manoscritto del Preludio di una commedia per grande orchestra.
Per chi volesse approfondire gli anni triestini di Emil Adamič ecco il link al mio saggio di alcuni anni fa https://www.academia.edu/32716741/Adami%C4%8Deva_tr%C5%BEa%C5%A1ka_leta_Adami%C4%8Dev_zbornik_2004
Qui invece un link da Youtube di uno dei brani più conosciuti di Emil Adamič “Vse najlepše rožice”, trascrizione di un brano popolare della regione slovena Štajerska per coro virile a cappella (TTBB) nell’interpretazione della Fantovska vokalna skupina Ivana Cankarja (Gruppo vocale maschile Ivan Cankar)