La recensione del CD di Francesco Corteccia, edito dalla Bottega Discantica.
CHORALIA – SCAFFALI
L’Officium Consort (già coro maschile dell’USCI Pordenone) è un gruppo vocale che sin dalla sua fondazione nel 2001 mostra una notevole ampiezza di vedute e una ricerca di nuovi stimoli e nuovi repertori.
Nato da un progetto formativo dell’USCI di Pordenone, progetto che vantava un padrino d’eccezione, il compianto Piergiorgio Righele, l’ensemble vocale si dedica sin da allora all’interpretazione del canto corale a voci pari, solo maschili. Il repertorio affrontato dal gruppo comprende il canto gregoriano, la prepolifonia sino ai mottetti rinascimentali. Dopo Righele la direzione è stata affidata a Giorgio Mazzucato, passando poi nel 2003 a Danilo Zeni che, dopo il diploma in pianoforte, ha approfondito la preparazione direttoriale con entrambi.
I diciotto membri dell’Officium Consort hanno presentato quest’anno un CD dal titolo Francesco Corteccia: Passione di Christo secondo Giovanni.
Come leggiamo nel libretto accluso, le cui note storiche sono state curate da Umberto Berti, si tratta della prima passione cinquecentesca pervenutaci. Il fiorentino Francesco Corteccia è stato sia maestro di cappella nella cattedrale di S.maria del Fiore sia musicista presso la corte medicea. Come giustamente nota il Berti si tratta di una Passione “potentemente descrittiva”, resa ancor più viva dalla scelta di affiancare alle parti cantate la narrazione dell’Historicus o Chronista in “lingua Thoscana”.
I testi declamati provengono da una traduzione coeva della Bibbia di Santi Marmochini (Venezia, 1546). Quindi l’ascolto del CD procede in un intreccio di testo declamato fiorentino e parti cantate a più voci in latino.
Si dipana alle nostre orecchie la storia ben conosciuta della passione di Cristo che continua ad avvolgerci con la sua drammaticità anche e soprattutto grazie alla qualità delle esecuzioni e della registrazione.
Oltre ai membri dell’Officium Consort hanno partecipato alla registrazione Raffaele Giordani (cantus), Gian Paolo Fagotto (altus), Marco Scavazza (tenor) e Walter Testolin (bassus). La parte narrante è stata affidata alla bellissima e calda voce di Giuseppe Paolo Cecere.
A incastonare la Passione del Corteccia due inni gregoriani, il Vexilla regis prodeunt e il Crux fidelis. Il CD si presenta come un approfondimento del repertorio, curato sia nei particolari esecutivi, di grafica e di presentazione.
Ciò che è estremamente interessante è che il prodotto finale è frutto del lavoro interpretativo integrato tra professionisti e dilettanti: ciò a dimostrazione che le giuste sinergie tra i due mondi creano prodotti pregevoli e di qualità.
Choralia (61) – settembre 2010
Luisa Antoni