La fantomatica scala istriana: oggi gli ultimi ritocchi di un progetto musicale iniziato tre anni fa.
Una mia ex studentessa di Capodistria Petra Peršolja, pianista di talento che si era trasferita in USA, cercava per il suo D.M.A. all’Università di Santa Barbara in California un tema che fosse legato ai posti, in cui è nata e cresciuta tra Šempeter presso Gorizia e Capodistria.
Assieme abbiamo pensato a un approfondimento di quella che in Istria è stata definita la ‘scala istriana’ che altro non è che la scala ottofonica di cui si è occupato anche Olivier Messiaen. Petra ha voluto che io fossi tra i suoi Tutor, cosa che mi è stata possibile, poiché ho il dottorato che in USA è il requisito minimo per qualsiasi collaborazione con l’Università.
Da questo primo pensiero abbozzato ne è nato un intenso lavoro di ricerca che ha portato Petra dalla Russia di Rimskij-Korsakov attraverso il mondo ottofonico di Bela Bartok per approdare alle ricerche dei musicologi e i brani dei musicisti di Trieste, dell’Istria e di Pola (Danilo Švara, Karol Pahor, Luigi Dallapiccola).
A siglare questa ricerca – oltre allo scritto di dottorato – il mio brano, scritto appositamente per Petra, Istrska per due pianoforti.
Adesso il lavoro di Petra si è concluso con successo e con il conseguimento di un titolo di studio di D.M.A. Doctor of Musical Arts che in Italia non è ancora attivato.